VILLA SERPI

Villa Serpi - Scatto d'epoca

Nella parte alta di Montebello, dove la salita di Via Mameli termina in uno “slargo” chiamato in dialetto “al Piasò”, sorge una bella ed armoniosa villa di campagna, formata da un corpo centrale arretrato con due ali laterali più basse che racchiudono il piccolo giardino antistante. Sul retro invece si apre un ampio parco che spazia verso la campagna circostante. Grazie a documenti tuttora esistenti, sappiamo con certezza quando e perché la villa fu costruita. Eravamo nel 1743. Nei limitrofi fabbricati (attualmente di proprietà Franchini, Girardelli) a levante del parco suddetto, viveva da secoli la famiglia Delconte, anticamente feudataria del paese ed in seguito residente a Pavia e composta di notai, giureconsulti ed ecclesiastici, sempre però presente a Montebello in quanto luogo di villeggiatura e di proprietà agricole. Donna Teresa Delconte, figlia del capitano Giuseppe, ha sposato attorno al 1690 il N.H. Giovanni Nicolao Giorgi, pure d’antichissima famiglia pavese, dal quale ha avuto quattro figli. E’ morta vedova piuttosto anziana, il 23-10-1745. Il primogenito ed erede Gaspare (1694 – 19/12/1752) decide di ampliare e ristrutturare i fabbricati materni, che però sono in un sol corpo con quelli dei cugini Delconte. Allora, nel 1743, “don” Gaspare s’impegna a fare costruire un palazzo nuovo sul terreno a ponente dei suoi fabbricati a beneficio dei detti cugini. Si stende un atto notarile datato 1°Aprile, fra lui ed i fratelli Delconte, Don Giacomo Antonio, Arciprete della Cattedrale di Pavia e “don” Pio, dottore in legge. Fra i 14 capitoli dell’atto, uno fissa il termine dei lavori entro la fine del 1748. Inoltre è a spese di Gaspare il solo corpo centrale; qualsiasi altra aggiunta, quali le basse ali laterali, saranno a carico dei fratelli Delconte. E’ questa è la storia della nascita della villa. “Don” Pio Delconte si ritrova in seguito unico proprietario del fabbricato. Vi trascorre le estati ed ultra ottuagenario scrive al Vescovo di Piacenza perché gli conceda di fare celebrare messa nel suo oratorio che possedeva negli attuali fabbricati Gatti, in via Savonarola. Il figlio Vincenzo è Notaio, sposa Barbara Capsoni ed alla morte del padre eredita la villa di Montebello, ma muore a soli 33 anni nel 1805. Il proprio figlio Pio (stesso nome del nonno) sarà l’ultimo Delconte proprietario di detto fabbricato. “Don” Pio è giureconsulto, ossia avvocato e sposa Marianna Porcara. A Pavia vive nel palazzo detto “del Principato” (attualmente all’inizio di Corso Cavour, dove è lo studio fotografico Tollini). E’ proprietario di molti terreni e fabbricati sia a Montebello sia in altri comuni. Ha due figlie, Isabella e Gerolama Sopratutto da anziano trascorre parecchio tempo a Montebello, dove è anche consigliere comunale. Muore il 7-6-1864 ad anni 83 e con lui termina definitivamente l’antichissima casata dei Delconte, primi feudatari del paese. Da allora la villa è abitata dalla figlia Gerolama e dal proprio marito, il nobile Giuseppe Cuttica di Lampugnani, capitano di cavalleria nell’esercito austriaco ed ora in pensione. Non hanno figli. La sorella Isabella è invece già defunta. Aveva sposato un certo Bosisio ed aveva avuto tre figlie, una delle quali sposò l’ing. Luigi Venco, la cui famiglia ha posseduto fin verso la fine del secolo scorso la cascina “Roveda”. Dopo la morte di donna Gerolama, avvenuta nel 1885, gli eredi vendono la villa nel 1889 ai conti Enrico e Fanny Mannu Serpi, famiglia nobiliare d’origine sarda. La villa viene restaurata e sono abbattuti i fabbricati rustici che esistevano a levante di essa e formavano con una delle due ali tuttora esistenti, un quadrilatero che delimitava un cortile interno, al quale si accedeva attraverso un portone di legno sormontato da un arco. Lasciano soltanto la scuderia con soprastante fienile ed una piccola casetta limitrofa. I Serpi risiedevano a Genova ed avevano comprato la proprietà di Montebello grazie all’amicizia che li legava ai marchesi Lomellini e Serra, pure loro genovesi. I conti avevano tre figli : Gianni, che vivrà tutta la sua esistenza di rendita, Beppe farà invece la carriera diplomatica e sarà Console Generale in parecchie città europee, mentre Maria sposerà il conte Carlo Gloria. Ed è così che i Gloria arrivarono a Montebello, dove villeggeranno, unitamente ai Serpi, fino agli inizi degli anni ‘980. I conti Gloria sono piemontesi e risiedono a Torino. Il conte Carlo è stato aiutante di campo di Re Vittorio Emanuele 3° e generale di Corpo d’Armata. Morì poco prima della 2° guerra mondiale. Pure suo fratello Alessandro fu generale di Corpo d’Armata, partecipò a parecchie guerre e cessò di vivere nel 1970 in Genova, ad 87 anni. I Serpi (entrambi scapoli) si sono invece estinti con la morte del conte Beppe, nel 1960. Qualche anno dopo l’improvvisa scomparsa del conte Alessandro Gloria (figlio di Carlo), avvenuta nel 1981, la villa, a quasi un secolo dall’acquisto, fu dalla moglie Fernanda de la Forest de Divonne e dai figli, venduta alla società Finiper, la quale, dopo averla completamente restaurata, la usa attualmente come uffici.

Testo e fotografie di Gian Pietro Scaglia

Villa Serpi

Villa Serpi - I giardini

Villa Serpi - immagine attuale