Nella parte vecchia dell’attuale cimitero di Montebello sorge una cappella di particolare interesse: è la cappella gentilizia della famiglia Lomellini. Nel 1847 il marchese Giuseppe Lomellini, tenente di Vascello e Patrizio genovese acquistò la villa sita al centro di Montebello (attuale Istituto San Benedetto don Orione). Nel 1857 iniziò i lavori di restauro. Alla morte del Marchese subentrò il figlio Gianni (Giò Batta) che successivamente fece costruire anche la cappella gentilizia. Tale monumento funerario venne realizzato nel 1890 in concomitanza con la costruzione del “nuovo” cimitero di Montebello a seguito dell’abbandono del precedente ubicato sul retro del monumento ossario della Bell’Italia. Tra le particolarità che caratterizzano questa struttura ricordiamo che, per la costruzione, furono impiegate parti provenienti dalla demolizione del lazzaretto di Milano come è scritto in una lapide a fregio del pavimento.
Nel 1932 la cappella venne usurpata a fine di rapina. Ciò ebbe come conseguenza la costruzione di un tamponamento in ferro che caratterizza tutt’oggi il porticato ispirato allo storico lazzaretto. Nel 1993 non essendovi più eredi la cappella divenne di proprietà comunale. Successivamente, nel 1997, l’amministrazione comunale si fece carico dei lavori di restauro. Attualmente ogni 2 novembre (giorno dei morti) all’interno della cappella viene Celebrata la Santa Messa in Suffragio dei defunti del paese. Tra le caratteristiche degne di nota si ricordano:gli elementi decorativi in cotto provenienti dal lazzaretto di Milano e presenti al di sotto del tetto e lungo gli archi.